PAO: cos'è, come riconoscerlo e la sua importanza nei cosmetici

Rispettare il PAO nei cosmetici è fondamentale, in quanto ogni prodotto a contatto con l’aria si deteriora e la sua formula potrebbe subire alterazioni.

Il PAO, letteralmente sta per Period After Opening” (Periodo Dopo l'Apertura), è obbligatorio sulle etichette dei prodotti dal 2005 e viene indicato con un barattolo aperto stilizzato e un numero che corrisponde al numero di mesi in cui sarà possibile utilizzare il prodotto una volta aperto, lasciando le sue caratteristiche inalterate; una volta passato il periodo indicato non sarà possibile garantire l'efficacia e l'integrità del prodotto stesso.

PAO e data di scadenza non sono la stessa cosa

Il PAO appunto come già spiegato riguarda la durata del prodotto dal momento della sua apertura, mentre la data di scadenza (come anche nel caso degli alimenti) viene esclusivamente indicata su prodotti cosmetici facilmente deperibili e tale dicitura fa fede al prodotto ancora sigillato.

Indipendentemente dalle indicazioni riportate sulla confezione, bisogna comunque fare attenzione ai cambiamenti di consistenza, odore e colorazione che possono indicare un deterioramento (ad esempio nei mesi estivi in cui il caldo può andare a intaccare le formulazioni)

In questo caso è meglio sospenderne immediatamente l’utilizzo, a meno che l’etichetta non riporti una chiara indicazione della variazione che non ne pregiudichi le qualità.

Esistono però dei prodotti che non hanno bisogno di avere indicato il PAO

Ad esempio:

  • Cosmetici con durata minore ai 30 mesi

  • Confezioni monodose e campioncini

  • Prodotti che non entrano a contatto con l’ambiente esterno

Nel caso in cui i cosmetici abbiano una scadenza inferiore ai 30 mesi, la scadenza deve essere tassativamente riportata sull’etichetta del prodotto stesso.

L'indicazione della data di scadenza è necessaria al fine d'individuare il periodo fino al quale il prodotto, conservato in maniera ottimale, possa continuare a soddisfare la sua funzione iniziale.

Bisogna ricordare che anche i prodotti makeup hanno una data di scadenza dopo la loro apertura e bisognerebbe rispettarla.

L'unica eccezione che si può fare riguarda le polveri che, secondo alcuni studi, deperiscono molto più lentamente rispetto ai prodotti in crema. La loro durata e qualità è però determinata da come vengono tenuti nel tempo: a impattare su di essi ci sono prevalentemente i pennelli da trucco, che vanno sempre lavati, al fine di non trasportare batteri né sul prodotto né sulla pelle.

I cosmetici in polvere possiedono una durata nettamente superiore a quelli in crema. Polveri, ombretti e pigmenti possono essere utilizzati per molto tempo, superando a volte anche la dicitura PAO indicata per legge (nei limiti del buon senso ovviamente).

I prodotti in crema, invece, si deteriorano più rapidamente, variando consistenza e odore. Applicarli sulla pelle potrebbe causare l’insorgere d'imperfezioni o irritazioni, quindi, in caso di dubbio, preferiamo la prudenza specialmente se si tratta di mascara o creme, prodotti che prima degli altri vanno incontro a deterioramento.

Bisogna sempre ricordare inoltre che anche le condizioni di conservazione dei prodotti sono molto importanti per mantenere inalterate le caratteristiche dei prodotti stessi. Tra questi c'è l'accortezza di tenerli sempre in un luogo fresco e lontano da umidità. In questo senso, il bagno non è mai il posto giusto dove conservarli, poiché l'umidità può renderli suscettibili di contaminazione da funghi e batteri, soprattutto se hanno un'alta percentuale di acqua nella loro composizione.

Non esiste quindi una regola uguale per ogni prodotto ed è quindi necessario sempre controllare i simboli riportati sul packaging. I prodotti biologici e naturali, ad esempio, scadono più facilmente in quanto contengono meno conservanti. Per quanto riguarda invece i profumi, se riposti sempre lontano da luce e fonti di calore, possono avere una durata superiore ai due anni: sono scaduti quando non si percepisce più la fragranza ma l'odore di alcol.

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