Che si tratti di un dolce appena sfornato, dei profumi della natura o di un eau de parfum ognuno di noi tutti i giorni immagazzina una serie d'informazioni (profumi) che vanno a posizionarsi in una particolare zona del cervello dotata di piccoli cassetti, dove a ogni cassetto corrisponde un ricordo.
Infatti diversamente dalla memoria episodica che subisce il trascorrere del tempo quella olfattiva resiste più di ogni altra informazione sensoriale.
Questo accade ogni giorno ripetutamente nella vita di tutti e viene identificato come "Sindrome di Proust", a cui bastò infatti un piccolo dolce, la madeleine, immersa nel tè a farlo sprofondare nel passato, passato che all'improvviso divenne presente.
Basta quindi un profumo per spalancare le porte della memoria e stabilire un’associazione tra un odore e uno stato d’animo, rievocato anche a distanza di anni rispetto alla percezione dell’odore stesso.
Profumi che arrivano nel profondo esercitando un potere anche sulla nostra psiche. Buoni o cattivi che essi siano, si memorizzano nel nostro cervello e non se ne vanno più, perché se un ricordo può sbiadire e perdere forma, un profumo no, resta li che tu lo voglia o no.
Questo perché la reazione olfattiva è automatica e agisce prima ancora che il cervello la possa elaborare, per questo anche le ultime tendenze in ambito di marketing hanno iniziato a coinvolgere il senso dell’olfatto adottando una strategia di marketing detta "marketing multi-sensoriale", ossia una tipologia di marketing basata sulla stimolazione dei cinque sensi in questo caso l'olfatto (ma non solo), in modo da poterli legare a un determinato prodotto o marchio, in quanto fare di un profumo parte integrante del proprio marchio è considerata una strategia vincente.
I brand tendono ad accostare un determinato profumo al loro nome utilizzando appunto la tecnica del marketing sensoriale in modo che un determinato profumo ci faccia subito pensare al loro brand e ai loro prodotti.
In questi termini ha fatto scuola Coco Chanel con il suo Chanel n.5, profumo iconico che ormai siamo abituati a riconoscere come emblema del brand francese.
Il nome del profumo, il design e la fragranza sono componenti importanti nella scelta di un prodotto, motivo per il quale alcuni con design eccentrici riescono a vendere più facilmente rispetto ad altri. Ognuno di noi ha sviluppato una sua identità olfattiva, che ci fa più o meno amare un certo tipo di profumo. Che lasci una scia riconoscibile o una ventata leggera, utilizzando un profumo vogliamo dare una certa immagine, acquistare una propria identità, lasciare il segno di noi.
Cosi è difficile tradire la fragranza che ci accompagna da una vita, che ormai fa parte di noi tanto da non sentirla neanche più, essere fedeli a un profumo per sempre, solo perché in realtà spesso ci si ferma su una fragranza senza scoprirne altre magari per pigrizia.